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Tra diritto e arte contemporanea: diritti e questioni nelle opere d’arte site specific

by | Nov 8, 2010 | Approfondimenti

L’arte quale attività compiuta dall’ingegno dell’uomo e secondo le regole dettate dall’esperienza e dallo studio è, tra le tantissime sfumature che può rappresentare, anche un piacere, un diletto, un nutrimento per anima e mente.

Tra le più note e numerosissime espressioni artistiche maggiormente note quali pittura, scultura, fotografia, l’arte contemporanea ha sviluppato nuovi particolari linguaggi che gli artisti interpretano attraverso l’utilizzo di particolari mezzi, ovvero attraverso la creazione di installazioni o tramite l’esecuzione di performances, spesso uniche e adattate a un particolare tipo di evento, luogo o collezionista: tali opere prendono il nome di site specific.

Le rappresentazioni site specific possono anche consistere in performances ovvero forme artistiche che si manifestano con l’azione di un individuo o di un gruppo, in un luogo e in un momento particolarei. Si può affermare che queste performances, nell’ambito dell’arte contemporanea, includono questi tre elementi:  il coinvolgimento del corpo dell’artista; il coinvolgimento del pubblico; l’esclusività del luogo e del momento in cui vengono eseguite.

Questo articolo vuole esaminare alcune particolari questioni che legano il mondo di queste rappresentazioni artistiche e quelle del diritto. Ora, infatti, secondo una tendenza sempre maggiore, allo spettatore di tali performances, ad esempio, professionista del mondo dell’arte o meno, può venire richiesto di concludere un contratto prima di assistere o potere osservare tali opere d’arte, spesso caratterizzate dall’esclusività e dalla rarità delle rappresentazioni.

In verità, è da rilevare come solo talvolta ai protagonisti delle transazioni che avvengono nel mondo dell’arte contemporanea viene richiesto di concludere un apposito documento contrattuale ad hoc, al contrario, per continuare nell’esempio ricordato prima, si procede semplicemente a informare il pubblico per mezzo di ampi segnali visivi o cartelloni in cui si rendono note le caratteristiche della rappresentazioni artistica. Partecipando alla rappresentazione o prendendone parte, i soggetti interessati ne accettano implicitamente le pattuizioni, concludendo nondimeno un contratto per facta concludentia.

L’arte diventa un veicolo di scambio, prima di emozioni e poi di obbligazioni. Le obbligazioni sono regolate dal diritto. Ora, cosa succede quando queste rappresentazioni rivestono il carattere di esclusività? Quali diritti ha l’autore in questo particolare tipo di espressioni artistiche? E in che limiti? E soprattutto, quali lo spettatore? E quid iuris quando il luogo di esibizione dell’opera cambia?
Senza pretesa di esaustività, questo articolo vuole investigare i nuovi interrogativi posti dall’arte, e in particolare dall’arte contemporanea, che, come spesso avviene con analoghe manifestazioni dell’uomo, viaggia a una velocità superiore rispetto a quella del diritto. Nondimeno, il diritto è chiamato a trovarne le risposte.

Sommario

1. Introduzione – 2. Il contratto – 3. I diritti dell’artista – 4. I diritti dello spettatore. – 5. Profili di diritto internazionale privato. – 6. Assicurazione. – 7. Conclusioni.

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